Allarme: raddoppiati i fumatori tra i giovanissimi negli ultimi 30 anni

Sono molto preoccupanti gli ultimi dati emersi da uno studio sul fumo, condotto a livello internazionale grazie a 11 unità scientifiche distribuite in Europa e in Australia.

Non bisogna fumare! E lo so che è facile a dirsi per me che sono una non fumatrice.

Ero adolescente negli anni ’90 quando si poteva fumare in tutti i locali. O meglio si poteva fumare ovunque. Io facevo le mie prime uscite serali e mentre mangiavo in compagnia gustandomi la pizza, non ne potevo percepire i sapori tanto ero circondata da una nebbia puzzolente. Tornavo a casa che avevo i vestiti e le giacche che puzzavano di fumo anche dopo lavate.

Inoltre ho sempre avuto un grande problema: non so accendere un fiammifero e non riesco a far scattare l’accendino. Ho proprio un blocco psicologico!

Mi chiedono come ho fatto a sopravvivere quasi 40 anni con questo handicap, ma d’altronde ho sempre avuto i fornelli elettrici e non mi sono mai trovata sola, nella necessità di illuminarmi con un fiammifero. Per questo non ho mai affrontato questo blocco e non sono mai uscita dalla mia comfort zone.

Con questi presupposti non sarei mai potuta diventare una grande fumatrice.

E comunque è un argomento su cui non si può scherzare!

A parte i danni legati direttamente ai polmoni e all’apparato respiratorio, che sono quelli che ci vengono in mente più facilmente, il fumo risulta un fattore di rischio per moltissime altre patologie.

Un accenno per quanto riguarda il cavo orale, perché ci dedicherò nel tempo molto più spazio nel Blog e nel Podcast.

  • Il fumo è un vasocostrittore per cui fa arrivare meno sangue ai tessuti
  • meno sangue ai tessuti significa meno nutrimento e meno ossigeno alle cellule
  • un tessuto poco nutrito e poco ossigenato consente una più rapida proliferazione dei batteri dell’infiammazione
  • inoltre la sigaretta classica ha il problema delle sostanze contenute e delle temperature a cui arriva una volta accesa (circa 800 gradi) creando numerosissimi danni.
Gli ultimi dati emersi da uno studio condotto in Europa e in Australia sul trend dei fumatori tra gli anni Settanta ad oggi sono veramente allarmanti, soprattutto per i giovanissimi

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  • dal 1990 ad oggi, i fumatori tra gli 11 e 15 anni sono raddoppiati (+50%)
  • dal 1970 ad oggi, i fumatori tra i 16 e 20 anni nel sud Europa (Italia, Spagna e Portogallo) sono in continuo aumento
  • dal 1970 ad oggi, i fumatori tra i 16 e 20 anni nei paesi scandinavi e nel Regno Unito sono in costante diminuzione
  • in aumento il fumo nelle donne, anche nelle giovanissime, con conseguenti problemi di salute e di fertilità

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In Italia muoiono ogni anno tra i 73.000 e gli 80.000 pazienti per patologie legate al fumo.

E’ come se tutti i giorni in Italia si schiantasse al suolo un aereo con 200 passeggeri a bordo. Nell’indifferenza generale. (Umberto Veronesi)

Ho parlato di questo argomento nella nota audio del mio canale Telegram “La salute sorride” del 23 Agosto 2018:

Trovi QUI l’articolo apparso sulla Repubblica il 22 Agosto 2018.

Da seguire, perché estremamente interessante e aggiornata, la pagina dedicata all’argomento fumo del sito Fondazione Umberto Veronesi.

Photo by Artur Matosyan on Unsplash

Un abbraccio,

Dott.ssa Elena

Elena Bizzotto podcast

Cosa faccio nella vita?

Sono moglie, mamma di Sofia e Celeste e libero-professionista. Educo, formo e informo. Suono il fagotto, pulisco denti, promuovo la salute, trasformo i sorrisi e dono fiducia a pazienti e colleghi.