Essere Igienista Dentale in Italia oggi è molto interessante.
Si è aspettato, dopo un lunghissimo parto, il Decreto Ministeriale del 15 Marzo 1999, n.137.
In questo decreto, su una paginetta soltanto viene definito il nostro profilo professionale con soli 3 articoli davvero basici. E’ proprio questa semplicità che, invece di aiutare, lascia continuamente spazio a continue rivisitazioni del concetto di libertà professionale.
In breve:
una recente sentenza del TAR dell’Emilia Romagna ha sentenziato l’impossibilità di aprire un autonomo studio di Igiene Dentale, gli Igienisti Dentali che lavorano presso gli ospedali con contratto si contano su una mano, le Ricercatrici Universitarie in Igiene Dentale con contratto in tutta Italia sono pochissime (solamente 2!), l’inquadramento fiscale fa paura, viene messo costantemente in discussione quel “poter lavorare liberamente” rendendo gli Igienisti Dentali italiani tra i più limitati, operativamente parlando, d’Europa ecc ecc ecc….
CHE DIRE! Un mio modestissimo parere:
i cambiamenti in Italia hanno un che di pachidermico, tipo locomotiva a carbone, motore diesel… tutti gli ingranaggi sembrano arrugginiti… si va avanti lenti lenti, magari per tornare indietro, ma credo che la storia insegni come in Italia investire tempo e risorse per tentare di arrestare un cambiamento che investe il mondo sanitario in maniera così profonda sia davvero sempre più inutile…
Le lotte tra categorie sono senza senso e uno spreco di energia. Il lavoro in team rimane sempre l’approccio vincente. Alla fine si parla o no di occuparsi della salute della popolazione?
Forse considerati ancora oggi come dei “grattatartaro”, è bello sapere che, per lo stato italiano, il profilo professionale dell’Igienista Dentale sia inquadrato come un profilo INTELLETTUALE, dove accanto al saper fare con le mani, c’è prima di tutto il sapere!
Chissà cosa accadrà nei prossimi anni? Direi, continuiamo a darci da fare e studiare!Un abbraccio,
Dott.ssa Elena